La casa di Edith Stein, uno dei «segni di speranza» sul Cammino del dialogo – Giubileo 2025
La casa di Edith Stein, uno dei «segni di speranza» sul Cammino del dialogo nell’ambito delle celebrazioni del Giubileo 2025 nell’arcidiocesi di Breslavia.
Il Cammino del dialogo
Il dialogo è una conversazione tra persone che hanno il coraggio di cercare insieme la verità nella libertà e nel rispetto reciproco. Per questo il simbolo del cammino è costituito da quattro cerchi sovrapposti. La patrona del cammino è Edith Stein, santa Teresa Benedetta della Croce (1891-1942), nata a Breslavia, filosofa, carmelitana, che nella ricerca della verità ha trovato Dio. Lungo il cammino meditiamo sulla storia biblica di Ruth. Il sentiero attraversa luoghi legati a Edith Stein e alla molteplicità delle culture.
- Kościół Jubileuszowy – NMP Królowej Pokoju, ul. Ojców Oblatów 1
- Prawosławny sobór Narodzenia Przenajświętszej Bogurodzicy, ul. św. Mikołaja 40
- Kościół pw. św. Mikołaja, ul. św. Antoniego 30
- Synagoga Pod Białym Bocianem, ul. P. Włodkowica 7
- Ewangelicko-augsbrski kościół Opatrzności Bożej, ul. Kazimierza Wielkiego 29
- Znak Nadziei – Grób bł. Czesława w kościele pw. św. Wojciecha, pl. Dominikański 2
- Greckokatolicka katedra pw. św. św. Wincentego i Jakuba, pl. Bankiera 15
- Prawosławna cerkiew pw. św. św. Cyryla i Metodego, ul. św. Jadwigo 13
- Kościół Jubileuszowy – Katedra pw. św. Jana Chrzciciela
- Kaplica św. Teresy Benedykty od Krzyża w kościele pw. św. Michała Archanioła, ul. B. Prosa 78
- Znak Nadziei – Dom Edyty Stein, ul. Nowowiejska 38
A proposito dell’anno giubilare, del sinodo e della conversione
Vivere l’anno giubilare 2025 come «pellegrini della speranza» è uno degli obiettivi del sinodo dell’arcidiocesi di Breslavia sulla conversione e il rinnovamento della vita della Chiesa. Vogliamo vivere quest’anno partecipando agli eventi principali e pellegrinando lungo le strade della nostra arcidiocesi verso le chiese e le cappelle giubilari e verso i «segni di speranza», ovvero i luoghi in cui si realizzano opere concrete e buone.
Siamo pellegrini della speranza.
Nell’epoca biblica, il popolo d’Israele viveva un anno speciale ogni cinquant’anni: ogni debitore veniva liberato dai suoi obblighi, recuperava i suoi antichi possedimenti e, se era diventato schiavo di qualcuno, ritrovava la libertà durante l’anno giubilare. Il vero «anno di grazia» è stato inaugurato da Gesù di Nazareth, il Figlio di Dio (cfr. Lc 4, 16-21). Per questo la Chiesa proclama gli anni giubilari come tempo di rinnovamento, di conversione, di liberazione dell’uomo dai legami del peccato e dalle sue conseguenze, nonché da altre forze irresistibili.
Questo dà speranza. Questa speranza ci guida in questo anno giubilare 2025, al quale Papa Francesco ha dato lo slogan «Pellegrini della speranza».
Chiese giubilari
La diocesi conta diverse decine di chiese giubilari. Si tratta di luoghi in cui i fedeli potranno ottenere l’indulgenza (secondo il decreto della Penitenzieria Apostolica del 13 maggio 2024) e «bere alla fonte della speranza, soprattutto ricevendo il sacramento della penitenza, punto di partenza insostituibile per un vero cammino di conversione» («Spes non confundit», n. 5). Il sacramento della penitenza e della riconciliazione sarà celebrato in questi luoghi, ma in un contesto formativo più ampio: una liturgia penitenziale bella, dignitosa e accessibile, catechesi tematiche e adorazione del Santissimo Sacramento.
Segni di speranza
Papa Francesco sottolinea nella bolla che la Chiesa deve testimoniare la presenza di Dio mostrando «segni di speranza» («Spes non confundit», n. 7). Questi sono legati alla pace, alla vita umana, ai prigionieri, ai malati, ai giovani, ai migranti, agli anziani e ai poveri. Sulla «mappa della diocesi» questi segni di speranza esistono: sono numerosi i luoghi in cui, come amici di Gesù, condividiamo la nostra speranza con i malati, le persone sole, i prigionieri, i tossicodipendenti, i migranti.
I sentieri della speranza
Le chiese, le cappelle e i segni di speranza sono stati raggruppati in otto “sentieri della speranza”. Si tratta di itinerari di diversi chilometri o centinaia di chilometri, dedicati a santi o personaggi importanti per la storia della Chiesa di Breslavia. A ogni percorso sono associati contenuti spirituali, in particolare brani della Bibbia su cui meditare. Sarà possibile percorrere il Sentiero dei giovani con padre Aleksander Zienkiewicz o il Sentiero della riconciliazione con il cardinale Kominek.
Passaporto del pellegrino
I pellegrini che percorrono i Cammini della Speranza possono collezionare timbri nel loro passaporto cartaceo o digitale. Il passaporto cartaceo può essere acquistato nella libreria arcidiocesana o nella cattedrale. Il passaporto digitale sarà disponibile dal 29 dicembre 2024 sul sito: www.pielgrzyminadziei.pl.